Entradas

ORIANA FALLACI

Imagen
(Immagine tratta da Internet) Oriana Fallaci è nata a Firenze il 29 giugno 1929. Suo padre Edoardo fu un attivo antifascista che coinvolse la figlia giovanissima nella resistenza col compito di staffetta, ricevendo a 14 anni un riconoscimento d'onore dall' Esercito Italiano . La Fallaci si è sempre dedicata al giornalismo, ha lavorato al Mattino dell’Italia Centrale , a Epoca ed all’ Europeo . All’ inizio della sua carriera ha scritto su moda, cronaca nera e società in Italia ma è dovuta andare a New York per cambiare l’argomento dei suoi articoli ed   iniziare a scrivere sul comunismo, sull’aborto, sull’eutanasia, sull’omosessualità, sulla condizione della donna in Oriente, sull’islam… Oriana Fallaci ha anche pubblicato più di una ventina di libri di grande successo tra i cui spicca “ Niente e cosí sia” , ha incontrato ed intervistato alcuni dei personaggi chiave della storia contemporanea ed è considerata una delle migliori giornaliste di tutti i tempi. È mo

MARIE CURIE, LA FORZA DI UNA DONNA

Imagen
(Immagine tratta da internet) Maria Slodowski nacque il 7 novembre 1867 a Varsavia. Sebbene fosse chiusa, controllata e intransigente, le sue qualità furono la memoria, la capacità di concentrazione e la sete di sapere. Inoltre, fu sempre convinta che la forza si trova nelle donne e perciò non se l’aspetta dagli uomini.  Si trasferì a studiare a Parigi, scelta che sarebbe stata decisiva per lei, dove si laureò in matematica e fisica. Lì conobbe Pierre Curie lavorando nello stesso laboratorio. Si sposarono un anno dopo, prendendo da lui il cognome Curie.  Benché Maria fosse stata la protagonista della ricerca sul radio, vinse il Premio Nobel di Fisica nel 1902, condiviso con suo marito, per il solo fatto di essere donna.  Dopo la morte accidentale di suo marito, le fu concesso il Premio Nobel di Chimica nel 1911 per l’isolamento di un nuovo elemento chimico, il polonio.  Maria è stata la prima donna insegnante alla Sorbona e anche la prima persona a vincere o condivider
Imagen
CONCORSO NUOVO TITOLO BLOG (Immagine tratta da Internet) Vi incoraggiamo a partecipare al concorso per dare un nuovo titolo al nostro blog. Potete scrivere le vostre proposte su questo post dal 1 al 31 ottobre. Le votazioni si svolgeranno a lezione dal 4 al 7 novembre. Ecco le prime proposte: 1. In vena di imparare. 2. Voci di Italia. 3. Strada facendo. 4. Italianoland. 5. Oasi italiana.  Aspettiamo i vostri titoli.

RACCONTI AL MICROSCOPIO

Imagen
Immagine da Internet RACCONTI AL MICROSCOPIO Sei, sette, otto parole al massimo: una storia. Ecco i racconti al microscopio degli studenti del 1º B2. Sono belli, immaginativi, creativi, spiazzanti, e speriamo che ve li godiate come abbiamo fatto noi. RACCONTI AL MICROSCOPIO PREMIATI Lo zombi è morto, è diventato vegetariano. (Maribel Pallarés) Immigrato salva un politico nel mare. (Fátima Pastor) Vendo abito da sposa inutilizzato. Aiutami. (Fátima Pastor) Un ascensore. Uno sguardo. Ti odio. (Jéssica Lucas) Lei era sempre lì, ma nessuno la vedeva . (Fina Bolaños) Sposare un matematico non le portò che problemi. (Iván Sola) Tutto diventa bello sotto la doccia. (Ángela Sanfélix) Lui non smette di parlare. Nessuno lo ascolta. (Javier Sancho) Ed eccovi tutti gli altri “racconti microscopici”. Buona lettura! Aveva due piedi ma c’era solo un calzino. Tutti scherzavano finché diventò reale. “Casa

26. LA COLPA È STATA DI JOSELITO

Imagen
Immagine da Internet LA COLPA È STATA DI JOSELITO Già da piccola mi piaceva molto la Spagna. La colpa è stata di Joselito, di cui mi ero innamorata quando avevo undici anni perché una mia amica aveva un suo disco. Sulla foto di copertina mi sembrava bellissimo, e le sue canzoni, che non capivo per niente, mi parlavano di un Paese che trovavo molto attraente sebbene fosse in gran parte un’invenzione della mia immaginazione. Così, quando anni dopo mio padre ci ha detto che saremmo andati in Spagna in vacanza per la prima volta, è stata una bella notizia. L’estate dopo abbiamo visitato Barcellona, Sitges, Valencia, e poi Madrid e Burgos. Tra tutte queste città, Valencia è quella che mi è piaciuta di più. Avevo sedici anni quando i miei genitori hanno deciso che era arrivato il momento di fare un viaggio in Spagna per imparare meglio la lingua. Mia hanno chiesto di scegliere dove preferivo andare, perché l’agenzia che organizzava i viaggi degli studenti aveva diverse sed

25. UNA DECISIONE

Imagen
Immagine da Internet UNA DECISIONE    Ricorderò per sempre cosa mi ha spinto a decidere quale strada scegliere mentre studiavo e mi ha portato a diventare una storica. Tutto è iniziato quando avevo quindici anni e la mia insegnante di storia al liceo ci ha chiesto di fare un compito sulla guerra civile spagnola e la memoria dei nostri nonni. Così, un pomeriggio ho chiesto a mia nonna se potevo farle una piccola intervista sulla sua vita durante la guerra.     Quel giorno mia nonna mi ha raccontato molte cose che non avrei mai immaginato potesse aver vissuto quella persona sempre felice e disponibile per tutti noi.     La sua infanzia non era stata facile, e la sua adolescenza fu addirittura più difficile: aveva paura, di tutto e di tutti. Mia nonna e la sua famiglia furono costrette a trasferirsi in un'altra città, dovettero lavorare molto duramente per sopravvivere; uno dei suoi fratelli morì durante la guerra e non lo ritrovarono mai. Ma a farmi decidere è st

24. ECCOMI

Imagen
Immagine da Internet ECCOMI Da dieci mesi ho un nuovo punto di vista per quanto riguarda le cose che sono importanti per me. Ho un cane che si chiama Ramón, e ne ho adottati altri due, che si chiamano Dana ed Elma. Faccio lunghe passeggiate lungo il fiume coi miei cani; non ho bisogno di altro. Prima pensavo di perdere tempo ascoltando le persone, adesso invece mi sono resa conto che mi manca il tempo per ascoltare, ma che il tempo è relativo, che la fretta non è una cosa buona. Quello che prima non capivo ora lo capisco perfettamente. Mi piacciono le persone che non hanno lo stesso mio punto di vista, mi fanno sembrare più umana. Mi piacerebbe in futuro vivere vicino al mare, a Cádiz, oppure vivere in Italia, sempre vicino al mare. Mi piace il bianco, il rosso, l’arancione, il violetto, l’azzurro. Mi piace portare i tacchi e gli stivali alti, e sono la quarta di sei fratelli. Eva Manero Amandi, 2ºA2