RACCONTO N. 4: DOV'È ANNA (ANITA CHRISTIE)
Dov’è Anna? Era buio pesto. La mancanza di lampioni nelle strade non permetteva di osservare lontano. La sveglia, che avevo messo prima di andare a letto, ancora dormiva mentre l’ansia dentro di me lasciava posto allo sgomento. Non capivo come un tizio come me era finito nei guai del genere. Mia moglie aveva preso un anno di aspettativa nell’ospedale dove lavorava da dieci anni. Lei sosteneva che fosse importante dare una mano a quelli che hanno dei bisogni veri e propri, cioè, i bambini. Ma non pensavo che dovesse svolgere il suo lavoro proprio in Africa. È vero che questi paesi dimenticati da Dio ricevono meno aiuto ma c’è anche gente in Italia che ha delle necessità. Sebbene mi fossi mostrato contrario a questo viaggio fin dall’inizio, l’avevo lasciata andare perché l’amavo. Ma quello che questa notte mi aveva tolto il sonno, era l’attesa. Due notti fa, mi era arrivato uno strano biglietto sotto la porta di casa. Nel biglietto c’era scritto in bella calligrafia, di prender